Turismo - Comune di Capriate San Gervasio (BG)

TERRITORIO | Turismo - Comune di Capriate San Gervasio (BG)


ASSESSORATO ALLA PROMOZIONE CULTURALE E TURISTICA DEL TERRITORIO 

Assessora sig.a Donatella Pirola

Riceve su appuntamento inviando una richiesta all'Ufficio Cultura/Turismo:

- via e-mail all'indirizzo cultura@comune.capriate-san-gervasio.bg.it

 Si prega di specificare l'oggetto dell'appuntamento.

 

L’Ufficio Cultura / Turismo è ubicato al piano terra del Palazzo Municipale -  ingresso 1 - in p.za della Vittoria n. 4

 

IMPORTANTE

Tutti gli uffici comunali ricevono il pubblico su appuntamento .

Contatta l'Ufficio Cultura/Turismo

all'indirizzo di posta elettronica cultura@comune.capriate-san-gervasio.bg.it 

al numero di telefono 02 920 991 231

per fissare un appuntamento, per avere informazioni o valutare se la tua pratica può essere gestita a distanza.

 

- Responsabile del IV Settore: dott. Cesare Cerri
- Istruttore Amministrativo: dott.ssa Ilaria Repaci
- Collaboratrice amministrativa: Cinzia Albani



L’Assessorato si occupa della promozione di iniziative volte a valorizzare e promuovere le realtà locali e a diffonderne la conoscenza, attraverso iniziative proprie o collaborazioni con terzi.

 

Particolare attenzione è rivolta alla presenza sul territorio di Crespi d’Adda, dal 1995 iscritto nella World Heritage List dell’UNESCO.

 

Il Comune di Capriate San Gervasio partecipa all’attività dell’Associazione Città Italiane Patrimonio UNESCO, della quale è fra i soci fondatori.

 

Nel villaggio operaio di Crespi d'Adda, in corso Manzoni n. 18, è attivo un Centro Visitatori dove è possibile prenotare le visite guidate contattando il numero 02 9091712.

 

Altro territorio particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico è la Penisola dell’Adda a San Gervasio.

 

REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI RIPRESE FOTOGRAFICHE, VIDEO/CINEMATOGRAFICHE E TELEVISIVE NEL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D'ADDA, PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'

 

 

ARCHIVIO STORICO DI CRESPI D’ADDA "ING. GIOVANNI RINALDI"

Raccoglie volumi, pubblicazioni, opuscoli, tesi di laurea, articoli, documenti originali, planimetrie e rilievi, fotografie attuali e d’epoca, videocassette in modo da fornire a studiosi, appassionati e studenti una vasta gamma di materiale documentario per consentire una conoscenza il più completa ed esauriente possibile sul villaggio operaio di Crespi d’Adda e sulla Rivoluzione Industriale.

E' consultabile previa autorizzazione rilasciata dall'Ufficio Cultura scrivendo al seguente indirizzo mail: cultura@comune.capriate-san-gervasio.bg.it

 

TERRITORIO DI CAPRIATE SAN GERVASIO:

- CENNI STORICI
- ITINERARIO STORICO e ARTISTICO
- ITINERARIO NATURALISTICO

 

FIERE E MANIFESTAZIONI

  • GIUGNO: festeggiamenti dalle durata di alcuni giorni, in occasione della festa patronale, organizzati dalla Parrocchia SS. Gervasio e Protasio a San Gervasio.
  • 26 AGOSTO: Festa della Comunità, della durata di alcuni giorni, organizzata dalla Parrocchia di S.Alessandro a Capriate, in occasione della festa patronale.
  • 12 SETTEMBRE: Festa di Crespi d’Adda, della durata di alcuni giorni, organizzata dalla Parrocchia SS. Nome di Maria a Crespi d’Adda, in occasione della festa patronale.
  • 15 SETTEMBRE: Festa Domenicale della Madonna Addolorata a San Gervasio
  • SECONDA DOMENICA DI OTTOBRE: Festa della Madonna del Rosario, a Capriate.

 

CENNI STORICI

 

Non si hanno notizie certe sull’origine delle borgate di Capriate e San Gervasio: alcuni studiosi vorrebbero farle risalire ai tempi dei Romani, altri invece ai tempi in cui i Celti invasero le regioni dell’Italia Settentrionale.

 

Esistono comunque alcuni documenti riguardanti Capriate che sono stati raccolti nel Codex Diplomaticus Longobardorum: si tratta di "un atto di permuta" stipulato tra il 948 e il 949 tra Dagilberto, vescovo di Cremona, e un sacerdote di nome Lupo. In questo "insigne atto di permuta" la borgata appare ben configurata: vi sono enumerati 46 appezzamenti di terreno, la maggior parte con la loro denominazione. Vi sono ricordate anche le Chiese di S. Gervasio, S. Ambrogio, S. Giorgio e S. Alessandro.

Con molta probabilità, prima dell’anno 1000, la borgata di Capriate si estendeva fino dove ora è San Gervasio.

Circa quest’ultima borgata, troviamo la sua prima menzione nell’anno 1161 nella cronaca del Morena ove si legge che il luogo era già  fortificato. Nel 1158 Federico Barbarossa, imperatore di Germania, viene ad occupare i nostri territori e nel castello di Trezzo stabilisce la sua dimora; ma a causa delle troppe violenze e saccheggi subiti, nel 1167 gli abitanti dei nostri territori incominciano a ribellarsi per poi giungere alla formazione della "Lega dei Comuni".

Nell’Italia del Medio Evo i Comuni si trasformano in Signorie e i Visconti prendono il dominio su Bergamo; Bernabò Visconti, succeduto nel Ducato di Milano allo zio Giovanni, diviene il signore delle nostre terre, facendo della rocca di Trezzo la sua dimora preferita per la caccia. Dota il castello di un solido ponte, presumibilmente ad una sola arcata ed a due piani (uno per i pedoni , carri e cavalli, l’altro, sottostante al primo, per gli abitanti del castello) che congiungesse la riva destra dell’Adda a quella sinistra.

Nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, che dominano la scena politica italiana tra i sec. XIII e XIV, prende parte anche la famiglia guelfa dei Colleoni, che precedentemente aveva occupato le terre di Capriate e San Gervasio.

Nel 1416 il Capitano di Ventura Francesco Busone detto il Carmagnola, demolisce il ponte fra Trezzo e Capriate per impedire che giungessero aiuti al castello, in quel periodo occupato dai Colleoni. Trascorso il periodo di dominazione guelfa, sono gli Sforza ad avere il dominio su gran parte dell’Italia settentrionale. Le sorti dei castelli di Trezzo e dei territori vicini, considerati di grande importanza per la sicurezza dello stato, sono affidati a Francesco Sforza il quale lega il suo nome ad un’opera civica di rilevante importanza: il "Naviglio della Martesana".

Il nostro territorio, dopo la morte di Ludovico il Moro, figlio di Francesco Sforza, entra ancora nel gioco delle invasioni e delle lotte originate soprattutto dalla rivalità tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta.

Nel 1509, durante la guerra tra Francia e Spagna, che vide però coinvolto anche il nostro paese, le torrette presenti sul territorio e le nostre zone subiscono molti assalti e demolizioni. A rendere più precaria la situazione è il diffondersi della peste. Nell’anno 1630 Lorenzo Ghirardelli, in una sua relazione, nota che Capriate e San Gervasio ebbero un totale di 24 maschi e 44 femmine tra i deceduti, mentre i sopravvissuti furono rispettivamente 355 e 242. Sullo scorcio del 1705 le nostre terre vengono occupate da un corpo di 300 austro - sardi, al comando del Principe Eugenio di Savoia. Lasciano poi evidenti segni di oppressione le truppe di Napoleone, il quale instaura la Repubblica Cisalpina.

Con l’avvento del Risorgimento e con la conseguente Unità d’Italia, i bergamaschi, al seguito di Garibaldi, sanno dare esempi di valore e di amor patrio. Nel 1878 sorge sul nostro territorio la località di Crespi d’Adda, in seguito alla costruzione di un villaggio operaio intorno al grande cotonificio Crespi, da cui la borgata prese il nome. Nel 1886 terminano i lavori del ponte in ferro tra Trezzo e Capriate, dopo molti anni di trattative, progetti e l’istituzione di diversi comitati (il ponte era simile a quello attuale di Paterno d’Adda).

La storia di questo ponte è legata in particolar modo alla tramvia della linea Monza - Trezzo - Bergamo e al famoso tram chiamato "Gamba de legn", che suscita ancora oggi vivi ricordi ed è stato più volte l’oggetto di numerosi quadri di un pittore nostro concittadino: Giuseppe Milanesi.

L’11 aprile 1889 la località di Crespi cessa di far parte del Comune di Canonica d’Adda e viene aggregata a quello di Capriate d’Adda. Più tardi, il 19 gennaio 1928, il Comune di Capriate d’Adda e San Gervasio d’Adda sono riuniti in un unico comune denominato Capriate San Gervasio.

Nel periodo della prima guerra mondiale, del fascismo, della resistenza e infine della seconda guerra mondiale, Capriate dà, per la crescita politica e civile della nazione tutta, il suo valoroso e coraggioso tributo.

Nel 1952, a causa di una frana caduta ai suoi piedi, il ponte in ferro viene abbattuto e sostituito nel dicembre 1953 con l’attuale ponte in calcestruzzo armato.

Nel 1995 viene deliberata l’iscrizione di Crespi d’Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, riconoscendo il particolare valore storico e sociale del sito quale -autentico esempio di villaggio operaio, la cui struttura urbana ed architettonica è rimasta inalterata- e quale -testimonianza del periodo più cruciale dell’evoluzione della società moderna: la Rivoluzione Industriale-.

 

ITINERARIO NATURALISTICO

 

Il Comune di Capriate San Gervasio si estende sul lato sinistro del fiume Adda che fa parte del Parco Adda Nord, Parco Regionale istituito nel 1981.

I caratteri morfologici del territorio dell’Adda nord dipendono dalle glaciazioni che, a più riprese, hanno interessato la zona, creando un sistema di terrazzi fluvio - glaciali ai piedi degli anfiteatri morenici. Il territorio di Capriate San Gervasio, in particolare, è costituito da banchi conglomeratici erosi dal corso del fiume che prendono il nome di "ceppo dell’Adda". Nell’Ottocento venivano cavati massi in forma rettangolare di dimensioni variabili tra i 30 e i 150 cm.

Per quanto riguarda gli aspetti vegetazionali, calandosi in un contesto in parte antropizzato e in parte agricolo, conserva solamente la parte di quelli che dovevano essere i vasti boschi rivieraschi esistenti fino al secolo scorso.
La flora prevalente lungo il corso dell’Adda presenta le caratteristiche tipiche di questo tratto del Parco Adda Nord: una fitta vegetazione in cui prevalgono ontano, robinia, salice bianco e pioppo nero. Accanto a questi, ma meno diffusi, è possibile trovare farnia, sambuco, nocciolo e lantana.

Il percorso Da Leonardo all’UNESCO collega tra loro i sentieri che costeggiano le rive del fiume tra Imbersago e il villaggio operaio di Crespi.

Oltre alle considerazioni sulla geologia e sulla flora locale, è necessario sottolineare quanto il tratto che lambisce il nostro Comune sia particolarmente ricco di scorci suggestivi: dalla camminata  che dal "funtanì" porta alla Cava degli Spagnoli, al tratto di spiaggia ghiaiosa della Cavalla, fino ad arrivare a Crespi d’Adda.
Qui è possibile vedere il paesaggio davvero unico dei "tre fiumi" che scorrono l’uno di fianco all’altro: il canale di derivazione che alimentava la centrale idroelettrica dello stabilimento, l’Adda e il Naviglio della Martesana che qui nasce per giungere fino a Milano. L’ultima particolarità naturalistica si trova proprio alla fine del Comune dove il Brembo confluisce nell’Adda chiudendo così l’ultima parte dell’Isola Bergamasca.

 

 

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